Milano Design Week 2019
Tutta la città in fermento: mentre a Rho Fiera c’è stato il Salone del Mobile 2019 (al pubblico sabato 13 e domenica 14 aprile), il Fuorisalone ha offerto migliaia di eventi che fanno da cornice all’edizione numero 58 della kermesse fieristica, dedicata quest’anno al tema dell’ingegno.
La città, divisa in distretti (tra i più celebri Brera, Savona-Tortona e Ventura) espone i lavori di startup, designer emergenti e piccole realtà imprenditoriali, in quello che può essere definito a tutti gli effetti un festival temporaneo che invade l’intera città.
Un’area espositiva che si estende per oltre 205.000 metri quadrati, più di 2.350 espositori e un 34% di brand stranieri che presentano i loro prodotti.
Sembra aprirsi con una zip lo stabile milanese del designer inglese Alex Chinneck, in occasione del Fuorisalone. no al 14 aprile lo Spazio Quattrocento all’interno dell’Opificio 31, nel cuore del Tortona District, ospita il progetto espositivo dove è l’architettura stessa dell’edificio a trasformarsi in opera d’arte.
In occasione del Salone del Mobile 2019 Philippe Starck, designer che forse più di altri è associato al profilo innovativo di Kartell, ha battezzato la sedia A.I. La prima sedia progettata da un’intelligenza artificiale e il primo mobile realizzato interamente in Bioplastica. La seduta è stata progettata utilizzando un’intelligenza artificiale, ovvero il software Autodesk, in grado di sintetizzare una serie di caratteristiche in un algoritmo che corrisponde a un progetto di sedia. “Io, Kartell e Autodesk” – afferma Philippe Starck – “abbiamo posto una domanda a un’intelligenza artificiale: Artificial Intelligence, sapresti come far riposare il nostro corpo utilizzando la minor quantità di materiale? Artificial Intelligence, senza cultura, senza ricordi, senza influenza, ha risposto solo con l’intelligenza, la sua intelligenza “artificiale”.
Con l’iniziativa Kartell loves the planet, è stata presentata la prima linea di arredi in bioplastica, un materiale naturale al 100%, fornita da Bio.on, un’azienda italiana che ha dunque contribuito alla realizzazione dei celebri mobili contenitore disegnati nel 1967 da Anna Castelli Ferrieri e diventati un’icona di Kartell.
Nintendo, e la realtà virtuale: arriva il kit Labo per Switch.
L’ultimo kit di accessori in cartone della gamma Nintendo Labo comprende un visore per la realtà virtuale e cinque espansioni.
Anche Nintendo si butta sulla realtà virtuale, anche se il suo approccio è diverso da quello adottato da Sony, Oculus, Htc e gli altri produttori. La casa giapponese ha annunciato in queste ore l’arrivo di Nintendo Labo – Kit Vr per Nintendo Switch, ovvero un nuovo prodotto che fa parte della gamma di accessori in cartone pensati per la console e che, anziché puntare su un visore ad hoc, punta a sfruttare lo schermo di Switch come porta d’accesso per la realtà virtuale. Il colpo di genio sta nella modalità avanzata, che permette di regolare la frequenza di vibrazione e soprattutto sfruttare il sensore a infrarossi posto all’estremità di uno dei JoyCon per guidare l’automobilina da una prospettiva in prima persona, anche al buio, o sfruttarla per fare in modo che l’auto segua le superfici riflettenti o la nostra mano.
Al Padiglione Messina 2 della Fabbrica del Vapore di Milano, che quest’anno partecipa al Fuorisalone all’interno di Isola Design District, si è tenuto Design No Brand, l’evento dove creatività, ricerca stilistica e nuovi materiali si fondono con i principi dell’economia circolare, dell’inclusione sociale e della sostenibilità, organizzato da Milano Makers, Giacimenti Urbani, Mediterranea e T12-lab.
Tante le novità di eco-design e oggetti di arredamento creati con materiali compostabili e di recupero: lampade realizzate con bioplastica di Krill Design, grazie all’utilizzo di stampanti 3D, poltrone per la musico-terapia rivestite con AppleSkin, un materiale a base vegetale ricavato dagli scarti di mela, di Green Evo, gioielli realizzati con rame e alluminio riutilizzato di El Taller.
Il progetto prende vita da una consapevolezza: il rispetto per gli esseri umani e l’ambiente è una risorsa preziosa e utile per rispondere ai bisogni sociali contemporanei e non solo alle imposizioni del marketing.
Il 9 aprile Dyson ha presentato Lightcycle: lampada interattiva, via app e smartphone, che memorizza età e abitudini degli utenti, è intelligente e può riprodurre la corretta luce ad ogni ora del dì. L’aspetto e la qualità costruttiva rispecchia in pieno lo stile Dyson e il produttore promette che la lampadina utilizzata potrà durare fino a 60 anni. La lampada può essere comandata anche tramite l’applicazione di Dyson e attraverso l’app può rilevare con maggiore precisione le condizioni ambientali, al fine di regolare meglio la luminosità della lampada. Da segnalare, però, l’incompatibilità con gli assistenti virtuali come Siri o Alexa.
Non solo mobili o accessori di design, anche tante auto. palcoscenico internazionale consolidato per i costruttori, che espongono per la città le loro ultime novità, spesso al debutto italiano come nel caso della nuova Range Rover Evoque, della Lamborghini Huracán EVO Spyder o della concept Alfa Romeo Tonale. La zona che più si agita è quella di via Tortona, con anche Peugeot Design Lab, Lexus con il suo Design Award (Superstudio Più) Hyundai Style Set Free (Opificio 31). Quest’anno si va dalla A di Alfa Romeo alla V di Volvo, passando per Honda che partecipa per la prima volta alla Design Week.
Importante presenza di Italdesign. All’interno del proprio spazio, Italdesign ha esposto dalla nuovissima macchina professionale per caffè espresso Faema E71E, espresso verniciata nello stesso colore carrozzeria della concept DaVinci, alla seduta per uffici Okamura Finora; dal tavolo Oxolodge Oxology Glitch (ricavato da un albero pietrificato oltre diecimila anni fa) a Esasit, una serie di sedute esagonali combinabili. Di grande interessa anche Ombra, una chaise-longue in fibra di carbonio massaggiante, sviluppata in collaborazione con Alcantara.
Se siete curiosi per i giorni successivi vi informo della recente apertura del primo Museo del Design Italiano alla Triennale di Milano, uno spazio permanente in cui sono esposti gli oggetti che hanno fatto la storia del design e dell’architettura dal 1946 al 1981.
Design significa progetto. Progettare significa gettare avanti, dal latino.
Il design è consapevolezza: essere consapevoli del presente e immaginare un futuro.
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Giulia. ERRE GROUP